Lo sviluppo delle competenze avviene attraverso il gioco, il movimento, la manipolazione, la curiosità, il porsi domande. “Acquisire competenze significa imparare a riflettere sull’esperienza attraverso l’esplorazione, l’osservazione e il confronto tra proprietà, quantità, caratteristiche, fatti;” consolidare le capacità sensoriali, percettive, motorie, linguistiche ed intellettive. “Vivere le prime esperienze di cittadinanza significa scoprire l’altro da sé e attribuire progressivamente importanza agli altri e ai loro bisogni”, sentire l’esigenza di condividere regole comuni per poter vivere serenamente con altre persone, saper dialogare e ascoltare, “significa porre le fondamenta di un comportamento eticamente orientato, rispettoso degli altri, dell’ambiente e della natura”. Il progetto intergenerazionale è orientato a toccare ciascuna di queste finalità, ponendo massima attenzione a quelle che vengono definite prime esperienze di cittadinanza, visto che si pone come una pratica centrata sulla relazione e sulla costruzione di un rapporto con i nonni coinvolti, attivando comportamenti adeguati, fondati sul rispetto, sulla stima, oltre che sulla capacità di essere reciprocamente d’aiuto.
Tutte le attività programmate per i diversi gruppi di bambini vengono gestite in forma di laboratori. Essi sono aperti dalle 9.30 alle 11.15 e durante il pomeriggio (per i bambini che non riposano), tutti i giorni della settimana a rotazione; vi accedono i bambini generalmente per gruppi di età omogenea, e per un tempo adeguato all’attività e alle diverse età. Sono previsti momenti di intersezione stabiliti nel corso della programmazione.

I laboratori sono gestiti dalle insegnanti e, per alcune attività, da personale specializzato o dalle nonne. La scuola organizzata per laboratori permette di offrire ai bambini sia i giochi di cui hanno bisogno, sia le attività che permettono loro di costruire progressivamente la propria personalità e di sviluppare le loro particolari attitudini. Ogni laboratorio si concentra su un’area prevalente appartenente ai diversi campi di esperienza, ma non vi è mai una suddivisione netta dei saperi poiché, alla scuola dell’infanzia, e ancor più al nido, le attività ed esperienze programmate sono volte a promuovere la competenza, intesa in modo globale e unitario. La personalizzazione dell’azione educativa viene facilitata come pure facilitato, da questa modalità organizzativa, è l’avvio all’autonomia. Ogni bambino potrà seguire il proprio ritmo, scegliere la propria attività e l’adulto, conoscendo più precisamente le sue possibilità, le sue difficoltà, potrà aiutarlo individualmente.

  1. Senso motorio e psicomotricità
  2. Logico-matematico
  3. Grafo-pittorico e plastico-manipolativo
  4. Educazione al suono e alla musica
  5. Lingua inglese
  6. Linguistico
  7. Letture animate
  8. Scientifico
  9. Educazione religiosa